oil on canvas, cm. 80 x 64
Nel carcerato in primo piano, che guarda angosciato lo spettatore, è stato riconosciuto un autoritratto di Vincent, che così vuole denunciare il suo stato di reclusione e di abbandono; non a caso, poi, nella parte alta del dipinto, sono ritratte due farfalle bianche che volano verso l'alto, simbolo di libertà, ma anche di purezza perdute. Questa opera è stata realizzata mentre van Gogh era degente nel manicomio di Saint-Rémy. Il soggetto non è originale, ma è tratto da un'incisione di Gustave Doré; in quel periodo, infatti, van Gogh era rinchiuso in isolamento nel manicomio, e, non avendo possibilità di dipingere all'aperto, realizzò numerose copie di stampe di vari artisti (Honoré Daumier, Jean-François Millet, e appunto Doré). Inoltre -coincidenza, questa, assai nefasta- i carcerati ritratti sono 37, proprio quanto il numero degli anni che Van Gogh avrà quando si ucciderà.
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